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Informatica.

Le Reti 5G: al via le sperimentazioni in Italia. Scopriamo cosa sono.

In gennaio sono partire le sperimentazioni in cinque città campione, con investimenti pari a 190 milioni di euro, e nel corso di questo anno saranno bandite le aste per le frequenze, per il valore di 4 miliardi di euro. Ormai nel nostro paese la corsa dei giganti di telecomunicazioni per aggiudicarsi il 5G è entrata nel vivo.

Ma a cosa serve? Le persone se lo chiedono e pensano di dover cambiare il proprio smartphone, di dover magari buttare il proprio tablet, perché il 5G è in pratica la nuova generazione di trasmissione dati con dispositivi mobili. Ma si tratta di una tecnologia realmente utile oppure è solo un’introduzione del mercato? Pensiamo a un’ambulanza che interviene per un incidente in strada, poi sfreccia a sirene spiegate verso l’ospedale più vicino. Nel frattempo i medici del pronto soccorso ricevono, in tempo reale, i dati sui parametri vitali, gli esami clinici e le immagini sulle condizioni del paziente in codice rosso, perché l’ambulanza è connessa a una rete in grado di trasferire grandi masse di dati in pochi minuti. In questo modo si possono gestire con maggiore efficienza le situazioni critiche ed evitare di dover ripetere gli esami clinici per il paziente grave che sta arrivando al pronto soccorso. Il caso di un’ambulanza connessa è uno di quelli che uno dei top player delle telecomunicazioni sta sperimentando a Milano, fra le città scelte dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per la sperimentazione tecnologica delle reti di quinta generazione.

A livello mondiale, questo anno è stato fissato come il primo delle sperimentazioni pratiche sul 5G. I test sono stati effettuati anche nei giorni delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, nella Corea del Sud. L’anno in cui il 5G entrerà ufficialmente in commercio è il 2020. Questo nuovo standard di rete è necessario per realizzare alcuni importanti progressi tecnologici, quali la telemedicina, l’automobile a guida autonoma, l’industria 4.0 (più approfondita), la città intelligente.

Il 5G è di sicuro uno degli argomenti più discussi nel mondo della tecnologia, le cui aspettative sono davvero piuttosto elevate, insieme all’Intelligenza Artificiale, al blockchain, all’IoT e alle altre principali innovazioni tecnologiche introdotte in questi ultimi anni. 5G è sinonimo di successore della tecnologia di rete 4G/LTE, che ormai tutti i possessori di smartphone e dispostivi mobili in genere impiegano. Sono notevoli le caratteristiche tecniche promesse dal 5G: la velocità passa ora dai (teorici) 100 Megabits al secondo (Mbps/sec.) del 4G per raggiungere i 10 Gigabits al secondo. Mentre la latenza, che rappresenta il tempo d’attesa per la connessione, scenderà a un millisecondo (dai circa 20 attuali). Inoltre, in questo quadro così rivoluzionario, si aggiunge la capacità di connettere contemporaneamente oltre un milione di dispositivi per chilometro quadrato.

Dati davvero impressionanti, ma a differenza delle generazioni precedenti, l’aspetto decisivo non sarà rappresentato dalla connessione fra le persone oppure fra gli oggetti e le persone, la vera innovazione della tecnologia 5G è rappresentata dalla capacità di connettere i dispositivi fra di loro. Questa nuova generazione di trasmissione dei dati riveste un ruolo fondamentale nella Internet of Things (IoT), mettendo in comunicazione fra loro gli oltre 20 miliardi di oggetti intelligenti, che secondo le stime offerte da Gartner, affolleranno le nostre città entro un paio di anni.

Il 5G è dunque una vera infrastruttura di rete, al servizio dell’industria in tutti i suoi aspetti, in virtù di un’efficienza elevatissima e a una capacità di mettere e mantenere in connessione diversi dispositivi, in grande numero e contemporaneamente. Esempi concreti non ne mancano affatto: dalla chirurgia a distanza, che sfrutta la latenza ai minimi per guidare il robot che effettua l’intervento delicato, appunto a distanza, alla realtà virtuale mobile, percorribile grazie all’elevata velocità di trasmissione dei dati, fino alle autovetture a guida autonoma, che probabilmente rappresentano l’applicazione più importante del 5G. 

Tuttavia, prima che tutto questo diventi realtà, rimangono ancora degli ostacoli da superare. Lo sviluppo tecnico del 5G necessita infatti di avere installato un numero molto elevato di celle, richiamando di conseguenza grandi investimenti. E poi manca ancora un protocollo standard per definire con precisione che cosa sia e quali caratteristiche debba rispettare questa nuova generazione di trasmissione dei dati. Però, il cammino è già tracciato, e l’evoluzione tecnologica – seppure con un 4G che non ha ancora esaurito le sue potenzialità – lo sta percorrendo di corsa.

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