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Lingue straniere.

La Scozia: il suo inglese e le sue curiosità.

Sono molte le persone che ogni anno scelgono la Scozia come paese in cui viaggiare, sfruttando il mese di ferie estive anche per parlare un po’ di lingua inglese. Perché orientarsi proprio verso questa nazione del Regno Unito? La Scozia è assai nota per la passione dei suoi abitanti e l’accoglienza amichevole che essi riservano ai visitatori. La sua cultura è colorata e ben radicata, mentre le sue città sono ricche di vita e cosmopolite. Non solo, i suoi panorami sono mozzafiato e si può scegliere fra sport, attività all’aria aperta, arte, svago, il tutto in un’area molto concentrata.

L’economia della Scozia è oggi forte, in fase di crescita – sulla scia di altri paesi europei – perché ha saputo riqualificarsi, in particolare il settore dell’industria pesante, in declino nella seconda metà del XX secolo, verso i servizi e la tecnologia. Lo sfruttamento delle risorse petrolifere del Mare del Nord, negli Anni Settanta, fu il volano di una prima grossa trasformazione dell’economia scozzese, mentre gli Anni Ottanta videro l’espansione della cosiddetta Silicon Glen, fra Glasgow ed Edimburgo, in cui trovarono insediamento molte grosse aziende dell’informatica e del settore tecnologico in genere.

A proposito delle sue città: Edimburgo (abitanti: 414.192) è la capitale storica della Scozia, in cui si mescolano strade acciottolate di vecchio stile e la cultura moderna. Non solo, essa è anche il principale centro finanziario della nazione e pure il sesto in Europa. Vi operano gruppi finanziari molto forti, come la Royal Bank of Scotland (il secondo istituto di credito in Europa), la HBOS – che ne è la proprietaria – e la Standard Life. Una curiosità: unica tra le banche del Regno, la Royal Bank of Scotland emette ancora la banconota da una sterlina!
Poi Glasgow (abitanti: 616.123) è il principale porto scozzese e il quarto centro industriale del Regno Unito, da cui si esporta il 60% dei prodotti industriali della Scozia intera. Seppure ridimensionati, i cantieri navali costituiscono ancora la base produttiva dell’industria cittadina. Ma la città di Glasgow è anche il principale centro scozzese per il commercio al dettaglio e, quanto a finanza, si posiziona nei primi venti centri finanziari europei. Inoltre è un centro metropolitano pieno di attività, grazie ai bar, all’arte, ai suoi musei e naturalmente allo shopping. Poi, il vero centro dell’industria petrolifera, conosciuta talvolta come capitale europea del petrolio, è Aberdeen (abitanti: 216.662), che ha fatto tesoro dei giacimenti trovati sul fondo del Mare del Nord.

In queste città della Scozia è facile muoversi, e non solo fra di esse. I famosi paesaggi della nazione si possono scoprire viaggiando con molti mezzi, persino con le biciclette e le canoe, in escursioni organizzate lungo percorsi naturalistici e fluviali. È la Scozia stessa che offre alcune delle zone più belle e incontaminate del Regno Unito. Ha un paesaggio selvaggio e frastagliato, centinaia di castelli, laghi, montagne e isolette singole.
Quanto al pernottare in Scozia, vi è davvero una scelta ampia, potendo contare sulla permanenza in famiglia, che offre interessanti opportunità per conoscere meglio gli ospiti locali e imparare di più sulla loro vita. Naturalmente questa è un’ottima occasione per fare pratica con l’inglese. Poi si possono scegliere ostelli, bed&breakfast, alloggi in affitto e persino hotel a cinque stelle.

A proposito, quale tipo di inglese si parla in Scozia? L’espressione Scottish English o inglese scozzese fa riferimento proprio alla variante di inglese parlata in questa nazione. Non deve confondersi con il gaelico scozzese, una lingua celtica appartenente al gruppo delle lingue goideliche, e nemmeno con la lingua scozzese, detta anche scots, una lingua germanica molto simile all’inglese. La principale varietà formale è chiamata Scottish Standard English o Standard Scottish English (acronimo SSE), una lingua nata dal contatto fra scozzesi e inglesi, parlanti l’inglese standard, dopo il XVII secolo. L’Atto di Unione (1.707) fuse i parlamenti dell’Inghilterra e della Scozia, tuttavia le strutture ecclesiastiche, educative e legali rimasero ancora distinte. Questo ha portato a importanti distinguo nelle definizioni di termini particolari: sono nate parole con un significato preciso in Scozia che in Inghilterra o non esistevano oppure avevano dei significati differenti.
Il parlato della classe media scozzese tende a conformarsi alle norme grammaticali dello scritto standard, specie in situazioni formali. Inoltre, l’inglese delle Highland è leggermente diverso da quello delle Lowland, essendo il primo maggiormente influenzato da un substrato scozzese-gaelico a livello fonologico, grammaticale e lessicale. In maniera assai simile, l’inglese della Scozia nord-orientale tende a seguire la fonologia e la grammatica del dialetto dorico.

La Scozia è anche una terra dalle molte curiosità: tutti sanno che il primo romanzo di Harry Potter è nato in un bar di Edimburgo, ma forse non tutti ricordano come Roma e proprio Edimburgo siano molto simili. In cosa? Entrambe sono state costruite su 7 colli.
E poi, occorre sapere come Orkney sia molto simile a Pompei. Ebbene sì, questa isola scozzese ospita un antico villaggio neolitico, con una decina di case considerate le più antiche del Regno Unito, ancora più di Stonhenge. Riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, questo villaggio è noto anche come la “Pompei scozzese”.
Infine, in Scozia i lavandini hanno sempre due rubinetti, uno per l’acqua calda, l’altro per l’acqua fredda. Come mai? Non due impugnature, proprio due rubinetti distinti. Questo perché in passato l’acqua calda veniva erogata da serbatoi di acqua non potabile, al contrario di quella fredda.

Buon inglese e buona visita in Scozia!

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